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lunedì 14 gennaio 2019

Che meraviglia!

Questo compleanno è il numero 7, l'anno del re.
A settembre hai iniziato la scuola e ci stiamo ancora allenando a questa nuova vita... a tratti la rincorriamo, col fiatone, e la paura di essere sempre in ritardo. Poi rallentiamo, teniamo il passo e ci fermiamo di tanto in tanto, che ci si gode un po' la vista da quassù. Si aprono album, si raccontano foto, si (ri)leggono bei libri. 
Un po' ci manca quel tempo lento, fatto solo di giochi e sogni e fate, quelle mattine che sanno di coperte calde fino a tardi. Ma il mondo adesso ti chiama, ha imparato il tuo nome e lo grida a gran voce. Ogni tanto vorrei chiudere le finestre, silenziare la sua voce per tenerti ancora stretta, ma ti ho dato al mondo e da lì, se vogliamo vederle, arrivano ancora magie... esiste un villaggio con case tutte uguali, eppur diverse, con le finestre e le porte colorate, fatto di grandi che sanno ancora di dover imparare, e di piccini che sanno ancora di poter giocare e crescere insieme, litigare e poi far pace, cadere e rialzarsi, ridendo anche nel pianto e scambiarsi giochi e figurine! E poi ci sono folletti che amano la notte e lasciano doni in ceste davanti le porte chiuse perché tu possa aprirli il giorno del tuo compleanno. 
Ci sono le amiche del cuore, con cui collezionare foto dei compleanni festeggiati insieme, c'è lo stupore delle cose nuove, delle lettere che diventano parole nella tua voce ancora incerta. 
E allora va bene anche il mondo bambina, basta guardarlo con gli occhi di chi porta la magia dentro al cuore. 
Conservala amore, anzi falla crescere... 7 volte tanto! che ti servirà per regalarne ancora al mondo quando il mondo ne diventerà povero. 
Conserva lo stupore, coltiva la meraviglia. Ti regalo questa filastrocca di Bruno Tognolini, che oggi va così, a regalar canzoni e filastrocche... 

Filastrocca della meraviglia

La meraviglia è un dono rotondo
Che va e ritorna fra gli occhi ed il mondo
Gli occhi la spargono su fiori e prati
E poi li guardano meravigliati
Gli occhi la spalmano sopra le cose
E poi le trovano meravigliose
La meraviglia sta in quello che guardi?
Oppure sta nei tuoi sguardi?
Sta nelle cose che vedi e che tocchi?
O nelle mani e negli occhi?

La meraviglia è vicino e lontano
è a metà strada fra il fiore e la mano
è nella prosa, è nella rima
è nella rosa che viene prima
è nel silenzio che viene dopo
Nelle parole che non hanno scopo
Nella dolcezza dopo aver pianto
Nel fiato preso prima di un canto
Nel passo indietro prima del salto
Nell'uomo basso che guarda in alto
Nell'uomo alto che guarda altrove
Negli orizzonti del non si sa dove
Nel crac aprendo un guscio di noce
Nel buio vivido dopo la luce
è la vigilia di tutte le cose
è la vendemmia di tutte le rose
è questo mondo quando ci assomiglia
La meraviglia

Il Magopovero ne ha in abbondanza
La dona tutta e non resta mai senza
Perché conosce un antico mistero
Semplice e vero
Quando i bambini sono noiosi
Sono annoiati
Quando gli artisti son meravigliosi
Son meravigliati.

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