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giovedì 15 novembre 2012

Non solo risposte

D'accordo, forse ho sbagliato tutto.
Ho pensato che per poter scrivere avrei dovuto avere delle risposte... per il momento invece ho solo domande. Partiamo dunque, anche perché se dovessi aspettare di avere delle risposte forse a quel punto avrai già 12 anni e chissà quante altre ne avrei allora!
Prima fra tutte: perché mordi bambina? Che fa male alla mamma l'hai capito, sono mesi che te lo dico, che salto e ti guardo dicendoti "NO amore, così fai male" come ho letto in tutti i bei libri che si rispettino. Ma tu no, devi mordere, è tanta l'estasi a volte che non puoi farne a meno? Oppure sei carnale, nel vero senso della parola: sei così buona mamma che ti mangerei!
Poi, secondo un'esperta che ho incontrato giorni fa, intervistata riguardo ai nostri problemucci sul sonno notturno, la nanna va propiziata da un rituale ben preciso, da ripetere sempre uguale. Tipo, bagnetto, cena (presto ha detto... sulle 18,00 o le 19,00, io non c'entro!) cambio e nanna... ok, il discorso fila liscio, posso farcela, ma se usciamo Raperonzolo? a quel punto che si fa? Siamo davvero perduti? È proprio vero allora, essere una mamma un po' (troppo?) sgangherata non mi ha portato tanto in là... sarà! Ma siamo donne mi dico, abbiamo un'elasticità mentale che ci permette di concederci qualche lusso e di tanto in tanto se ci va usciamo e ci divertiamo un po', se si fa un po' più tardi o si salta qualche passaggio del magico rituale ce la faremo lo stesso! No? 
Sarà che domandando domandando mi sono risposta da sola? Questo non lo so. So che l'esperto serve, quando da dei consigli richiesti, a darti un dato, uno spunto di verità su cui riflettere, da interpretare col tuo cuore e il tuo istinto di mamma, questo so. Anche se non sempre forse basta. So che farti delle domande fa di te una persona meno presuntuosa ma non meno adeguata.

2 commenti:

  1. Posso dirlo? Lo dico? A me sta cosa della ritualità risulta essere un po' una balla... Sarà che noi adulti siamo molto poco rituali, ma anche le bambine non sono abituate a rituali pre nanna. Tanto meno da molto piccole: fuori c'è la fascia, a casa le braccia di mamma, ovunque c'è la poppa, se hai sonno dormi. E infatti, così fanno.

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  2. OHHH, ecco... Grazie!
    Ho sempre fatto così anch'io. Non ho mai interferito con i ritmi di sonno di mia figlia, anzi, sono stata io a regolarmi con i suoi (ovviamente quando potevo) ho dormito con lei, mi sono svegliata con lei, ho allattato ovunque, e non ho mai ascoltato chi mi consigliava di non farlo "se no vorrà SEMPRE dormire in braccio", "se no vorrà SEMPRE e solo te" e via dicendo... previsioni tra l'altro puntualmente smentite, perché, nonostante non mi sia mai privata di tenerla in braccio, di farle coccole, di consolarla prontamente quando piangeva, lei ha dimostrato a tutti di essere una bambina autonoma (non è forse questo che si millanta in ogni "manuale" per neo genitori? l'importanza dell'autonomia...) di non voler stare sempre in braccio, di non volere solo me!
    Ultimamente però, il sonno è diventato difficile, spesso anche agitato, è diventata una "piccola morte" cui si resiste a tutti i costi, anche quando siamo stanche... tanto! E qui sono nate le domande. Certo è vero che siamo cresciute, la curiosità, la voglia di scoprire ci tengono più sveglie, i denti... forse le gengive fanno male, ci rendono nervose... sì, ma quanto? posso fare qualcosa? Spesso mi sento impotente, i suoi bisogni muti ho bisogno di comprenderli come prima, forse ho bisogno di crescere anch'io e il tempo ci risponderà.

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